Il Nuovo Science Center sorgerà sul sedime del precedente museo, distrutto da un incendio nel 2013. L'intervento, In quello che oggi si presenta come un vasto vuoto urbano conteso tra Bagnoli, Fuorigrotta, il promontorio roccioso della collina di Posillipo ed il Mediterraneo, vuole porsi come punto di riferimento nella vita culturale e sociale della città rafforzando la sua relazione con il paesaggio. La relazione con il contesto ed il desiderio di preservare la memoria storica del nucleo industriale in cui è sorto il complesso museale di Città della Scienza costituiscono le basi del concept architettonico.
Con l'obiettivo di ripristinare il carattere identitario del sito, sono stati condotti una serie di studi volumetrici che hanno portato alla definizione di volumi semplici e monolitici, che richiamano fortemente gli archetipi dell'architettura industriale.
La pianta è concepita secondo un'asse principale nord sud che ripercorre l'impianto precedente e definisce 2 campate principali. Lato monte, la campata è suddivisa in compartimenti di ampiezze diverse dove si concentrano le attività che necessitano di un perimetro controllato. Lato mare, la campata è completamente libera, flessibile ed ospita gli spazi espositivi principali che collegano tutti i programmi principali.
L'involucro esterno è una degli elementi maggiormente evocativi del progetto, una membrana cementizia i cui fori richiamano la porosita` tipica del materiale predominante nell`area , il Tufo e ricalcano la geometria romboidale dell'Opus Reticulatum di tradizione Romana. La costellazione di fori imprime l'immagine del recente incendio richiamando alla memoria un evento che ha segnato in maniera indelebile l'immagine del litorale costiero.