La costruzione dei grandi assi infrastrutturali ha da sempre proiettato Pantin nella modernità. Tuttavia, oggi, costituisce il principale ostacolo al miglioramento dell'habitat urbano. Tenendo conto di ciò, i tre principi alla base della nostra visione per Pantin sono stati la compattezza, la porosità e la riconoscibilità.
La compattezza ottimizza l'occupazione del suolo liberando terreni utili alla creazione di spazi verdi che contrastano il grigio cemento delle periferie come Pantin. La porosità, caratteristica principale della città adattabile, è un principio che si manifesta nel tempo, un’infrastruttura invisibile che si adatta ad ogni cambiamento e che raccoglie tutti i vuoti, grandi o piccoli, del tessuto urbano. Il terzo principio parte dalla considerazione che l'immagine di una città è legata alla sua forma e alle sue proporzioni ed è la riconoscibilità, o ricerca di identità.
Per raggiungere questi obiettivi, il nostro progetto definisce un alfabeto urbano che definisce i criteri della città adattabile fornendo la massima flessibilità e reversibilità agli spazi architettonici. Questo alfabeto, fatto di misure e matrici, garantisce un ampio spettro di combinazioni ovvero possibilità per il futuro sviluppo della città. Così operando, il progetto crea una successione di atmosfere, vedute, luci e modifiche successive, che consentono all'individuo di sentirsi unico e parte di un insieme in ogni contesto. Una possibilità nata dalla nostra visione che vede Pantin come un vasto sistema di unità interdipendenti.